domenica 31 agosto 2014

-3 Fino ad Otranto ed oltre_29 agosto

    Otranto ed i suoi ottocento martiri



Ad Otranto ci si arriva dall'alto e ti colpisce subito la sua ampia baia sabbiosa, col vento che spazza vivacemente le onde del mare proprio celeste. Poi lo sguardo corre al borgo che brilla candido nel sole lucente, il castello s'impone e ti apre le porte per salire alla Chiesa dei Santi Martiri, non senza prima passare lungo le forche caudine dei negozietti e delle eleganti boutiques che propongono artigianato e raffinate telerie. Per fortuna non posso comprarmi nulla, lo zaino già si fa sentire a sufficienza senza aggiungerci un colorato abitino coprisole o una bella sacca tessuta a mano, che mi piacerebbe assai.
Sono arrivata qui da poco coi piedi un po' fusi, ma allegra come una pasqua perché è presto, appena le 9,30, pur se già ha camminato quattro ore filate. Trovo un bar affacciato sulle onde e ne approfitto sia per  recuperare le calorie perdute con caffè e pasticciotto di ricotta e maracuja sia per un pit stop per cambiare le...gomme cioè calzini e calzature ( prevedo un proseguimento su asfalto caldo per cui...sandali!)
Lungo la solita tortuosa cashbah che sono questi villaggi del Sud mi perdo e mi ritrovo salendo a visitare la famosa chiesa con le ossa dei suoi martiri in vetrina ed ammirare lo spettacolare mosaico pavimentale.







Sogno e viaggio fra animali fantastici e personaggi antichi, fra miti e riti di cui non so la simbologia. Ne sono assolutamente affascinata, al punto che perdo la nozione del tempo. In effetti stamani il vento mi ha aiutata a marciare senza troppa fatica e mi sento proprio bene che non ho voglia di ripartire e starei qui a scialare tempo e pensieri sparpagliati. Mi attendono però ancora almeno 7 km cioè minimo un'altra ora e mezza sotto un sole potente e così riparto verso Uggiano la Chiesa, dove mi aspetta la Signora Maddalena al suo b&b.



Solo nel tardo pomeriggio oso avventurarmi fuori dalla corte ombrosa e fiorita, 



Visto che ho a disposizione pure una cucina mi concedo un pasto vero e vado alla ricerca di stuzzicherie salentine. Fu così che scoprii, nel commestibile dietro l'angolo, un tonno specialissimo, tagliato in fette spesse, passato alla brace e messo sott'olio, una vera delizia per accompagnare i pomodorini offertimi dalla Nena ed un formaggio fresco e leggero... Tutto goduriosamente innaffiato con negramaro di produzione locale spillato dalla botte e comprato sfuso. 
Alla fine ero così satolla e un po'...ciucca, anche un po' stanca va'! che alle 21 già son finita nel mondo dei sogni. La sveglia comunque sarebbe stata alle 4,30 per un nuovo cammino e nuove strade. Meglio riposare adeguatamente.



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